APRILE

LA MEMORIA COMUNE

ministro cardinale.jpg Era il 3 aprile del 2001 quando, per comunicare ufficialmente la positiva conclusione dell'iter per ...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

boemondo.jpg Secondo una tradizione piuttosto attendibile fu Boemondo I d’Altavilla - detto anche il Normanno...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

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dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

30 - 9 - 2014
TANTA COMMOZIONE AI FUNERALI DI VITO LAPENNA
Sono stati celebrati nel pomeriggio

Il rombo dei motori delle tante moto schierate a far da ala al suo passaggio, il volo delle colombe ed il lancio di palloncini bianchi per dare l'ultimo, commosso saluto a Vito Lapenna, il giovane centauro sanvitese morto a seguito del terribile incidente avvenuto domenica sulla statale 379 in territorio di Ostuni.
C'era tantissima gente, questo pomeriggio, nella basilica di Santa Maria della Vittoria ove è stata celebrata la messa esequiale.
C'era anche il sindaco della città (su proposta del quale, ieri pomeriggio, in apertura del Consiglio Comunale riunito per l'approvazione del bilancio, è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Vito).
Il feretro è stato portato a spalla, seguito dal papà Marco, dalla mamma Monica, dal fratello Luca e da Valentina, la giovane fidanzata di Vito: ad attenderlo, sul sagrato della chiesa, amici e conoscenti e, come detto, i tanti che hanno diviso con lui la passione per le due ruote.
Quante chilometri hanno percorso, insieme, per partecipare ai tradizionali raduni di appassionati. I suoi amici motociclisti hanno voluto essere ancora una volta al suo fianco, oggi, scortando il carro funebre nel suo ultimo viaggio terreno, quello verso il cimitero comunale di via Francavilla.
“Le parole umane sono ben poca cosa in questi momenti – ha detto il vice parroco don Andrea Mingolla nell'omelia - e non bastano. Il dolore della morte improvvisa e prematura, come quella di Vito, è troppo forte ed inspiegabile e noi non possiamo immaginare di privarci della sofferenza, né possiamo pensare che lacrime devono scomparire. Però il dolore viene illuminato in questo momento dalla parola del Signore che non è parola umana, una delle tante che possiamo dire tra di noi. È parola che illumina il dolore e lo scoraggiamento”.
Quanta commozione in chiesa: la si leggeva sui volti di tutti.
Particolarmente toccante la preghiera dei fedeli. Dall'ambone l'ha rivolta Valentina: “Signore, affido a te Vito: abbine cura come noi abbiamo fatto sulla terra. Prego il Signore perché tu, dolce angioletto mio, non ci abbandoni mai. Dacci la forza ed accompagnaci lungo questo duro percorso, che sembra non avere alcuna via d'uscita per noi. Chiedo, Signore, che il nostro angelo vegli per sempre su di me, sulla famiglia, sugli amici e su tutti coloro che oggi sono qui con noi per dare l'ultimo saluto. A te, Vito, chiedo di continuare a farci sorridere dall'alto come solo tu riuscivi a fare. Rimarrai nel cuore di tutti”.

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