APRILE

LA MEMORIA COMUNE

ministro cardinale.jpg Era il 3 aprile del 2001 quando, per comunicare ufficialmente la positiva conclusione dell'iter per ...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

boemondo.jpg Secondo una tradizione piuttosto attendibile fu Boemondo I d’Altavilla - detto anche il Normanno...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

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dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

19 - 2 - 2017
Inseguito, sperona l'auto dei carabinieri: è ai domiciliari
Nei guai anche la madre per allaccio elettrico abusivo della loro casa

Inseguito dai carabinieri, sperona l’auto dei militi e si dà alla fuga. I carabinieri di San Vito dei Normanni, però, riescono a rintracciarlo e scoprono che la casa ove abita è allacciata abusivamente alla rete elettrica. Finisce nei guai, così, anche la madre.
L'episodio, alquanto movimentato, è accaduto ieri: poco dopo la mezzanotte una pattuglia dei carabinieri ha intercettato un’autovettura con due persone a bordo. Il conducente ha tentato di sfuggire al controllo e ne è nato un lungo inseguimento che si è concluso in località Apani, in una strada di campagna senza uscita.
Qui c'è stato lo speronamento. Le successive indagini hanno consentito l'identificazione del conducente, il 27enne sanvitese Angelo Raffaele Leo, incensurato. Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali (nei confronti dei carabinieri speronati) e danneggiamento, e della mancanza della copertura assicurativa dell’auto utilizzata per la fuga (l’intenzione del giovane quando si è dato alla fuga, evidentemente, era quella di evitare il sequestro del mezzo e le sanzioni del caso, dovute alla mancanza della copertura assicurativa).
Nel corso della perquisizione domiciliare nella sua abitazione, i carabinieri hanno accertato anche un allaccio abusivo alla rete pubblica dell’energia elettrica, stimato dai tecnici dell'Enel in 80mila euro. Per questo è finita nei guai anche la madre del giovane.
Su decisione dell'autorità giudiziaria, sia il giovane che la madre sono stati assegnati agli arresti domiciliari.

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