APRILE

LA MEMORIA COMUNE

ministro cardinale.jpg Era il 3 aprile del 2001 quando, per comunicare ufficialmente la positiva conclusione dell'iter per ...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

boemondo.jpg Secondo una tradizione piuttosto attendibile fu Boemondo I d’Altavilla - detto anche il Normanno...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

L'ARCOBALENO SEGNALA

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dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

26 - 8 - 2018
Don Andrea Mingolla lascia la comunità sanvitese
Questa sera celebrazione alle ore 19.30 in Basilica

A distanza di nove anni dal suo arrivo, don Andrea Mingolla lascia la Parrocchia di Santa Maria della Vittoria. Tra i trasferimenti disposti a metà giugno dal vescovo mons. Caliandro, infatti, vi è anche quello del giovane sacerdote mesagnese cui tra qualche giorno sarà affidata la cura della parrocchia di S.Giuseppe Lavoratore, a San Pancrazio Salentino, in qualità di amministratore parrocchiale (ma affiancherà pure don Giuseppe Pendinelli nell'Ufficio Diocesano per la Pastorale della famiglia, seguendo in modo particolare la formazione cristiana dei fidanzati).
Don Andrea saluterà la comunità cittadina di San Vito dei Normanni con la celebrazione eucaristica di questa sera alle ore 19,30, in Basilica.
Ordinato sacerdote il 30 maggio 2010, un anno dopo il suo arrivo in qualità di diacono presso la Chiesa Madre cittadina, don Andrea in tutto questo tempo è stato vicario parrocchiale al fianco di mons. Fabio Ciollaro (attuale Vicario generale) e da, un anno a questa parte, del nuovo arciprete di Santa Maria della Vittoria, don Claudio Macchitella.
Si è da subito ben inserito nel contesto parrocchiale e cittadino, divenendo un punto di riferimento soprattutto per i più giovani, che ha seguito molto da vicino anche nelle attività educative.
Il suo legame con la città lo ha dimostrato fin da subito scegliendo, quale immagine per il "santino" realizzato in occasione dell'ordinazione sacerdotale, la tela di Serafino Elmo raffigurante la Visitazione di Maria a Elisabetta, custodita presso la locale chiesa di San Giovanni.

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