APRILE

LA MEMORIA COMUNE

ministro cardinale.jpg Era il 3 aprile del 2001 quando, per comunicare ufficialmente la positiva conclusione dell'iter per ...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

boemondo.jpg Secondo una tradizione piuttosto attendibile fu Boemondo I d’Altavilla - detto anche il Normanno...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

L'ARCOBALENO SEGNALA

IL NOSTRO BIMESTRALE copertina 6 2019.jpg
dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

17 - 12 - 2014
Partito Democratico: "Magli scivola sulle chianche di Piazza Giovanni Paolo II"


Il nostro CARO (se non altro per le aliquote che ha imposto ai tributi locali!) Sindaco Magli non si smentisce mai.
Quando viene colto in fallo, risponde sempre “piccato” ergendosi a censore o nella migliore delle ipotesi a novello precettore.
Comprendiamo il suo nervosismo, una maggioranza consiliare che da molto tempo non esiste più, tanto da far presagire che non avrebbe “mangiato il panettone” e che si regge con il voto di un consigliere eletto con Silvana Errico.
Insomma, un equilibrio precario che lo ha fiaccato a tal punto da farlo incappare in un autentico scivolone.
Ad una semplice e motivata richiesta di sospensione, ha risposto furente dapprima approfittando dell’occasione per polemizzare con altri illustri commentatori della vita politica sanvitese e, successivamente, per fornire una logorroica sequela di informazioni sull’assegnazione dei fondi e sul progetto della Piazza che non cambiano di una virgola la questione e che si esauriscono in una grigia risposta “istituzionale” di cui i sanvitesi non avvertivano la necessità.
Egregio Sindaco non era in discussione la opportunità del progetto di riqualificazione della Piazza e tantomeno il fatto che “contribuirà a dare lustro e bellezza alla nostra città” ma semplicemente la sospetta ed interessata tempistica di inizio lavori che, in ogni caso, subirà un brusco stop visto il venire alla luce della vecchissima pavimentazione in pietra che, non abbiamo dubbi, il suo occhio vigile saprà far rispettare a “tutte” le maestranze impegnate nei lavori.
Perciò, evitiamo di scomodare il senso religioso personale, Papa Francesco e tantomeno pretendere di dare lezioni di catechesi il cui giudizio non è affidato ai terreni e sarebbe difficile per Lei spiegare cosa possa significare “il messaggio di apertura al mondo di amore e di tolleranza” sfuggito a noi mortali consiglieri del PD!
E lasciamo stare i tardivi incontri con i commercianti (almeno con quei pochi presenti perché tardivamente convocati!) che certamente non la trasformano nel protettore delle attività produttive locali e non scomodiamo nemmeno il consiglio pastorale che, da quel che ci risulta, aveva espresso un parere favorevole per un inizio molto anticipato rispetto a quello realizzatosi.
Perciò caro Magli, basta con questi discorsi sferzanti da primi della classe.
Ogni tanto bisogna avere il coraggio di ammettere gli errori, ammesso che lo siano!
Lo faccia Sindaco!
Non venga a dirci di essere stato “preso dal timore di non completare i lavori” per non incappare nelle conseguenze previste dal Bando. Ci sono gli uffici comunali preposti che vigilano sul rispetto della tempistica e sul lavoro della ditta incaricata, tra l’altro anch’essa sanvitese!
Il pensiero unico volge al termine caro Sindaco, perciò non si irriti per gli autorevoli interventi che da più parti, in linea con quanto da noi sostenuto, hanno definito discutibile l'inizio dei lavori in questi giorni ed ammetta che è stata solo una “disperata” carta elettorale che si è voluto giocare per mostrare, in periodo natalizio, una amministrazione comunale in scadenza che per quattro anni è stata assente.
Non è possibile che non si comprenda che le feste di Natale siano  un momento di aggregazione, di passeggio, anche di shopping nonostante il momento economico difficile e che per questi 15/20 giorni non sarà disponibile uno dei maggiori punti di ritrovo della città qual è Piazza Vittoria.
È proprio questa cultura sinora dominante che ha addormentato San Vito in questi 20 anni ed è questo agire ci ha condannato ad essere la Cenerentola della provincia di Brindisi.
Per fortuna l’aria sta cambiando e sta per calare il sipario su tutto ciò con buona pace anche di qualche sofisticato e indignato “salvatore della patria” di ritorno.
Aldo Greco, Valerio Longo e Giuseppe Masiello