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LA MEMORIA COMUNE

ministro cardinale.jpg Era il 3 aprile del 2001 quando, per comunicare ufficialmente la positiva conclusione dell'iter per ...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

boemondo.jpg Secondo una tradizione piuttosto attendibile fu Boemondo I d’Altavilla - detto anche il Normanno...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

L'ARCOBALENO SEGNALA

IL NOSTRO BIMESTRALE copertina 6 2019.jpg
dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

25 - 8 - 2014
Paolo Siciliano: Immigrati ed accoglienza


Mi sembra paradossale che del problema immigrazione ne parli solo il ministro Alfano e... Matteo Salvini segretario della Lega per il suo contrario. La questione non è né semplice né facile e da ogni punto di vista strumentalizzabile.
Ritengo che il ministro abbia pienamente ragione: l'accoglienza non è un problema della sola Italia che si è prodigata e si prodiga nel quadro del progetto Mare Nostrum fino a ricevere, in questi giorni, il riconoscimento e l'encomio da parte della commissione Europea. Tuttavia ciò non basta ed occorre una seria e misurata riflessione. Siamo un popolo che ha conosciuto, lungo la sua millenaria storia, epoche di dominazione (a partire dall'impero romano) e di ocuupazione straniera e di forti migrazioni in diversi continenti.
Abbiamo fornito milioni di migranti per popolare terre sconosciute, nuove e bisognose di forza lavoro e di conoscenze. Le stesse ci hanno consentito di alleviare intere popolazioni italiane dal Veneto alla Sicilia dalla fame e soffenze per consentire loro la ricerca di benessere, serenità e progresso. Per questo nei nostri geni sono ben radicati i valori del rispetto della persona umana, dell'accoglienza e dell'integrazione. Tutto questo fa parte, indubbiamente, del nostro bagaglio culturale senza ideologismi di sorta. Vale comunque la pena osservare che oggi il problema è molto diverso dal secolo scorso. Noi andavamo a popolare terre e cercare lavoro per sfamarci, oggi invece si fugge dalle guerre tutte interne alle nazioni di provenienza dei migranti che non cercano un lavoro che non c'è e non possiamo fornire ma fuggono da conflitti di tipo etnico e religioso sfidando la morte come il canale di Sicilia fornisce. Ecco perchè l'Europa intera deve farsene carico perchè tale fenomeno mostra anche segni di estrema pericolosità. Il radicalismo religioso può annidarsi in questa fiumana di gente? Possono annidarsi gruppi dormienti di terroristi, come quelli insediatesi in Europa oggi al servizio dei ribelli siriani e iraniani o altri? Guerre ai nostri occhi senza senso in un mondo del terzo millennio che ha saputo assicurare, almeno in Europa, 60 anni di pace e prosperità ma che oggi corre rischi enormi.
Occorre, e lo dico mio malgrado, alzare l'attenzione attivando politiche meno permissive ma più adeguate alla rilevanza del problema. Ho disagio ad assistere ad un fenomeno di nuova povertà ed emarginazione. Ci sembra dignitoso, per noi che abbiamo conosciuto gli stessi problemi, vedere questa gente ad accattonare vicino ad ogni esercizio commerciale e chiese a chiedere elemosine.
È questo il futuro che possiamo offrire? Non mi sembra! E non mi sembra giusto nemmeno tenerli confinati in centri di prima accoglienza, alberghi ed altre strutture. Sono in fondo esseri umani con bisogni ed esigenze come le nostre. A loro forniamo sistemazione dignitosa, scheda cellulare ed € 7,50 a famiglia per le esigenze più elementari. E poi? No così non va e non può andare.
Bisogna che tutti quanti prendiamo davvero coscienza prima che prevalga un sentimento non adeguato ad una civiltà come la nostra che ha saputo nei secoli fare anche dell'integrazione una grande risorsa. Purtroppo è necessario adeguare tutta la legislazione ed il nostro ordinamento per consentire di avviare al lavoro coloro che scelgono di stare in Italia consentire ad altri di migrare ed impedire l'arrivo clandestino in modo da prevenire la partenza verso il nostro Paese ed essere carne e risorsa per i trafficanti di esseri umani. Verso i Paesi del Mediterraneo l'Europa sviluppi un'azione forte e risoluta senza essere condizionata dai problemi ed interessi economici delle multinazionali del petrolio e idrocarburi e merce di speculazione per movimenti politici xnenofobi che ha lasciato profonde ferite nel nostro continente.
Sento una rabbia profonda e smisurata vedere lungo le nostre strade, campagne alberghi, gruppi di colore tutti giovani a piedi o in bicicletta o seduti sui muretti, appena ventenni Questi sono, a mio modo di vedere, molto più importanti degli equilibri politici in Italia ed in Europa perchè presentano aspetti di pericolosità e di lunga durata.
Ho motivo, solo giornalistico, per apprezzare l'articolo apparso sul giornale "LIBERO" qualche giorno fa con il quale lo stesso direttore Belpietro lanciava un allarme: nel nord del Paese ci sono un milione di case di campagna abbandonate che i nuovi migranti stanno alla chetichella occupando. E nel sud a che punto siamo? Abbiamo contezza del fenomeno? Si diano risposte a tale domande per dare sicurezza e tranquillità alle nostre genti.