APRILE

LA MEMORIA COMUNE

ministro cardinale.jpg Era il 3 aprile del 2001 quando, per comunicare ufficialmente la positiva conclusione dell'iter per ...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

boemondo.jpg Secondo una tradizione piuttosto attendibile fu Boemondo I d’Altavilla - detto anche il Normanno...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

L'ARCOBALENO SEGNALA

IL NOSTRO BIMESTRALE copertina 6 2019.jpg
dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

Leonardo Leo (1694-1744), il “cigno” di San Vito


Il 5 agosto 1694 nasceva, a San Vito, Leonardo Leo. Ebbe la sua prima formazione musicale al seguito dello zio materno presso la nostra Chiesa Madre e il Convento dei Domenicani. A quindici anni si trasferì a Napoli (allora capitale) per studiare al Conservatorio della Pietà dei Turchini assieme ai giovani talenti Piccinni e Paesiello. Riuscì a farsi notare alla corte del Re, prima accanto al palermitano Alessandro Scarlatti e poi, alla morte di questo, come primo organista della Cappella Reale. Ricoprì tutti i ruoli di musicista di corte fino ad assumere quello di Maestro della Real Cappella napoletana nel 1744: il 31 ottobre di quello stesso anno morì, mentre suonava il suo clavicembalo.
Scrisse cinquecentoventi opere apprezzate dai più autorevoli nomi della musica dell'epoca e non solo (ancora Wagner ne ricordava la bellezza). I suoi manoscritti sono conservati nelle biblioteche di tutto il mondo (dalla Russia all'America, passando ovviamente dalla nostra Biblioteca). San Vito, oltre al Barocco Festival, gli ha dedicato la piazza e il corso principale, il Liceo Scientifico cittadino ed un monumento.