MAGGIO
LA MEMORIA COMUNE
I NOSTRI PADRI
IMPRONTE ED ISTANTI
L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.
Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)
Teatro
L'Associazione Culturale "Arcobaleno", sin dalla sua costituzione, è stata impegnata nelle attività teatrali, veicolo di cultura e forte occasione di aggregazione: tutti gli spettacoli che vengono messi in scena ogni anno, sopratutto nel periodo estivo ed invernale, oltre ad allietare il pubblico (nutrito anche di diversi turisti), sono infatti un'ottima occasione di divertimento per tutti gli “addetti ai lavori”. A recitare, curare la scenografia, i costumi e i balli - il tutto a livello amatoriale - sono gli stessi soci, guidati dalla regia di Giulio Simoni o di Gabriella Carlucci, autori e/o adattatori delle commedie in vernacolo sanvitese. Di seguito sono riportati, in ordine cronologico, i numerosi spettacoli messi in scena in questi anni.
Cocozza e D'amore
commedia in vernacolo sanvitese in quattro atti di Giulio Simoni, liberamente tratta da "Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi"
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Scenografia: Alessandra Simoni
Sinossi: I giovani Gabriella Cocozza e Carlo D'Amore si incontrano, si vogliono bene e desiderano sposarsi, ma devono fare i conti con i caratteri piuttosto "peperini" dei rispettivi papà, il Cavaliere Antonio Cocozza (della omonima pasticceria) e il Ragioniere Gustavo D'amore, impiegato da 40 anni al Ministero. Il primo, arricchitosi nel commercio grazie ai capitali della consorte, nella sua esuberanza ritiene che tutto gli sia dovuto e che tutto debba andare secondo i suoi intendimenti; il secondo è più umile anche per condizione economica, ma è altrettanto determinato a far valere i suoi diritti di genitore. Le mamme dei ragazzi completano il contorno famigliare: Matilde, la signora Cocozza, sembra essere la vera “comandante” in casa, ma non fa altro che assecondare il vulcanico carattere del marito; Teresa, la signora D'Amore, è più incline ad accettare i compromessi necessari pur di vedere il proprio figlio sistemato in una casa onorevole ed economicamente ben messa come quella dei Cocozza. I continui e divertenti litigi tra le due famiglie nascono nello stabilire ciò che tocca all'una e all'altra per realizzare un ottimo matrimonio (il viaggio di nozze, il rinfresco nuziale, la casa) ma poiché su tutto questo non c'è accordo, è sempre più probabile che il fidanzamento ufficiale possa saltare da un momento all'altro. Per salvare il salvabile al cavalier Cocozza viene in mente una brillante idea: farsi raccomandare dal futuro consuocero per la fornitura al Ministero di tremila colombe pasquali, in cambio dell'intero onere economico del matrimonio a sue spese. Dopo varie titubanze l'accordo va in porto, ma proprio il giorno delle nozze il commendatore Lasarda, capo di gabinetto al Ministero, si presenta a casa del D'Amore con una colomba pasquale in mano...
Personaggi e interpreti | |
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Cavaliere Antonio Cocozza | Michele Nisi |
Ragioniere Gustavo D'amore | Maurizio Zurlo |
Gabriella Cocozza | Dora Francavilla |
Carlo D'Amore | Antonello Galasso |
Matilde, la signora Cocozza | Gina Menga |
Teresa, la signora D'Amore | Teresa Mele |
Il nonno | Giovanni Arpino |
Sorella zitella di Antonio | Rossella Semeraro |
Sorella zitella di Antonio | Maria Rosaria Vitale |
La colf di casa Cocozza | Assunta Gioia |
La padrona del ristorante | Maria Teresa Maggi |
Cameriere | Giovanni Calvelli |
Cameriere | Franco Salamina |
Il commendatore Lasarda | Lino Anglani |
La clinica t'li pacci
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni, liberamente tratta da "Il medico dei pazzi" di Eduardo De Filippo
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Sinossi: È la storia di Ciccillo, nipote scapestrato e pseudo-universitario modello, che, per giustificare e dar conto dei cospicui finanziamenti inviati dallo zio Felice per completare gli studi e invece serviti per soddisfare il vizio del gioco, si inventa di essere diventato già un medico e di operare presso una clinica che ospita pazienti pazzi. Lo zio credulone può essere facilmente raggirato, ma dove prendere i veri pazzi? Sovviene in aiuto di Ciccillo il fidato amico Michele, che gli consiglia di far passare per pazzi gli ignari inquilini della pensione che li ospita, ognuno caratterizzato davvero da manie particolari. Il gioco è fatto: sotto gli occhi increduli di zio Felice sfilano la vedova inconsolabile, il colonnello in pensione, il violinista incompreso e fallito, la signora Amalia (che cerca disperatamente di "piazzare" a qualche improbabile pretendente la figlia Rosina, tardona e minorata), l'attore amatoriale che è alle prese con il copione della tragedia di Otello, i coniugi Cristalli (lei moglie bellissima e appetibile, lui marito gelosissimo e pieno di dubbi) e la donna fatale che appare e scompare in un alone di mistero...
Personaggi e interpreti | |
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Zio Felice | Michele Nisi |
Maria (moglie di Felice) | Maria Rosaria Vitale |
Margherita (figlia di Maria) | Gina Menga |
Ciccillo (il nipote) | Dario Romano |
Michele (l'amico di Ciccillo) | Vincenzo Ruggiero |
Carmela (la cameriera) | Teresa Mele |
Il direttore | Giovanni Arpino |
La vedova inconsolabile | Rossella Semeraro |
Raffaele (l'attore) | Marco Prete |
Il Colonnello Stivaloni | Manuel Albano |
Il marito geloso | Alessandro De Siati |
La bella moglie | Mariarosaria Calabretti |
Amalia (la sorella del direttore) | Carmela Palmisano |
Rosina (la figlia zitella di Amalia) | Vittoria Nigro |
Nicolò (il violinista incompreso) | Maurizio Zurlo |
La donna fatale | Emilia Platania |
Nu zzirru in pretura
commedia in vernacolo sanvitese in due atti di Giulio Simoni, liberamente tratta ed ampliata dalla novella “La giara” di Luigi Pirandello
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Scenografia: Alessandra Simoni, Michele Nisi
Fisarmonicista: Andrea Guarini
Chitarrista: Ugo Platania
Sinossi: E' la medesima storia de "Lu zzirru" già portata in scena nel 2002, ma qui ampliata con un secondo atto: la diatriba tra don Lollò e zi' Vito Dima, causata dalla rottura della giara nuova, continua in un tribunale allestito sull'aia in cui si è svolta la scena. Il giudice e il suo cancelliere ascoltano le testimonianze varie per giungere un giudizio equo. Ma è molto difficile tenere a freno i caratteri esuberanti dei due protagonisti e, alla fine, a farne le spese sarà lo stesso giudice.
Personaggi e interpreti | |
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Don Lollò | Michele Nisi |
Zì Vitu | Tonino Montanaro |
L'avvocato | Vincenzo Ruggiero |
I lavoranti | Maurizio Zurlo, Marco Prete, Manuel Albano, Lino Anglani, Giovanni Arpino, Giovanni Calvelli |
Le lavoranti | Gina Menga, Maria Aurora, Emilia Platania, Rosa Grasso, Annamaria Prelorenzo, Carmela Palmisano |
La dottoressa | Teresa Mele |
Il giudice | Franco Colucci |
Il cancelliere | Dario Romano |
Pani amaru
commedia in vernacolo sanvitese in due atti di Giulio Simoni, liberamente tratta dal romanzo "Fontamara" di Ignazio Silone
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Scenografia: Alessandra Simoni
Sinossi: È la storia di poveri cafoni che hanno da fare i conti con la miseria e la disperazione per una vita di stenti. Unica fonte di sostentamento è l’acqua di un fiumiciattolo che consente loro di irrigare le povere terre che coltivano. Ma il Sindaco si appropria anche della loro acqua per irrigare le sue già fertili proprietà. Questo scatena l'ira delle donne del paese, che, guidate dalla battagliera Marietta, vanno a reclamare proprio sotto al municipio. Raggirate continuamente con inganni e false promesse dal Sindaco stesso e dai suoi uomini fidati quali don Circostanza e il prete don Abbacchio, esse dovranno sottostare all'ingiustizia perpetrata, così come aveva previsto il cafone Berardo, l'unico capace di reagire alle ingiustizie sociali, ma anche lui vinto dalle stesse, che lo costringono a trovare un tragico destino in un paese lontano.
Personaggi e interpreti | |
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Berardo | Maurizio Zurlo |
Marietta | Emilia Platania |
Don Circostanza | Michele Nisi |
Don Abbacchio | Franco Colucci |
Sindaco | Lino Anglani |
Don Carlo | Giovanni Cantatore |
Scarparo | Tonino Montanaro |
Cavalier Pelino | Marco Prete |
Faustina | Rossella Semeraro |
Amico | Vincenzo Cucci |
Segretaria | Maria Rosaria Vitale |
Impiegato | Giovanni Arpino |
Impiegata | Maria Aurora |
Le donne | Annamaria Prelorenzo, Lucia Angelelli, Maria Rosaria Calabretti, Carmela Palmisano, Rosa Grasso, Gina Menga |
L'urtumu desideriu
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni, liberamente tratta dal film “L'amico del cuore” di Vincenzo Salemme
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Sinossi: Il dottor Giuseppe, grandissimo amico d'infanzia di padre Vincenzo e del giornalista affermato Michele, deve sottoporsi in America a un delicato e pericoloso intervento chirurgico al cuore. Prima di affrontare una tale prova che potrebbe anche rivelarsi fatale, esprime all'amico padre Vincenzo un suo ultimo desiderio: un'ora d'amore con la bella e desiderabile Lucrezia, moglie dell'altro grande comune amico Michele. Nonostante i tentativi di padre Vincenzo per dissuaderlo da questo insano proposito, Giuseppe parte ugualmente all'attacco della bella Lucrezia, proprio facendo conoscere al marito Michele le sue intenzioni, certo che egli si rivelerà un benefattore nei confronti di un probabile moribondo. Dopo tante esilaranti situazioni, anche Lucrezia si convince a prestare tale opera buona e così finalmente si realizza il desiderio di Giuseppe. Dopo sette lunghi mesi, Giuseppe torna dall'America vivo e vegeto e ritrova Lucrezia che è incinta da otto mesi...
Personaggi e interpreti | |
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Dottor Giuseppe | Vincenzo Ruggiero |
Padre Vincenzo | Michele Nisi |
Michele | Franco Miccoli |
Lucrezia | Emilia Platania |
Sisina | Rossella Semeraro |
La perpetua | Assunta Gioia |
Nicolino | Michele Valente |
Luigina | Maria Conte |
Gioacchino | Enzo Minna |
La madre di Lucrezia | Teresa Lamarina |
La segretaria | Rosa Grasso |
Pastore | Francesca Presto |
Pastore | Giovanni Arpino |
Nu poeta di paisi
commedia in vernacolo sanvitese in cinque atti brevi di Giulio Simoni, liberamente tratta dalle poesie di Vitantonio Stanisci
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Sinossi: “Nu poeta ti paisi” è tratto dalle poesie di Vitantonio Stanisci, poeta analfabeta sanvitese che ogni domenica mattina distribuiva dei volantini colorati con incisive e sgangherate poesie in dialetto. La commedia, divisa in cinque atti brevi, rielabora alcuni temi frequenti nelle sue poesie: il vino, la moglie Carolina, la politica amministrativa, i vizi e le virtù dei sanvitesi, la morte. La filosofia di vita di Vitantonio è solo in apparenza un inno ai pochi godimenti che la vita offre, perché, ad uno spettatore attento, riesce a rivelare una profonda e lucida riflessione sui problemi esistenziali, sulla corruzione dei politici e sulla povera esistenza dei derelitti.
Personaggi e interpreti | |
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Vitantonio Stanisci | Michele Nisi |
Caterina, sua moglie | Rossella Semeraro |
Altri personaggi | Maurizio Zurlo, Patrizia Maggio, Enzo Minna, Vita Leo, Felice Ligorio, Maria Rosaria Calabretti, Giovanni Arpino, Pinuccio Filomena, Vincenzo Laudano, Tonino Montanaro, Consiglia Rondelli, Michele Valente, Lino Anglani, Assunta Gioia, Vincenzo Ruggiero |
Altri personaggi | Maria Aurora, Rosa Grasso, Carmela Palmisano, Vincenzo Cucci, Silvia Ligorio, Francesca Presto, Vincenzo Leozappa, Gregorio Maggio, Antonio Basile, Domenico Gioia |
Li culuri tl'amori
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Gabriella Carlucci
Autore: Gabriella Carlucci
Regia: Gabriella Carlucci
Sinossi: Crocifissa, secondogenita di una modesta famiglia di quattro figli, è una specie di Cenerentola del 2000 che ama la musica e sogna di diventare un giorno un grande soprano. Un sogno, il suo, destinato a sfumare considerate le modeste risorse finanziare della famiglia. Un bel giorno, però, le si presenta davanti un principe azzurro nelle insolite vesti di un marocchino che potrebbe realizzare il suo sogno. Il colore della pelle non conta, quello che conta è il colore dell'amore... D'altronde si sa... l'amore è come l'arcobaleno... un arcobaleno di mille colori.
Personaggi e interpreti | |
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Crucifissa Colasanto (protagonista) | Rossella Semeraro |
Abdullah (marocchino) | Abderrafi Seddad |
Nicola Colasanto (padre) | Enzo Minna |
Cenzina Zumpampiettu (moglie di Nicola) | Assunta Gioia |
Vitu Colasanto (primogenito) | Maurizio Zurlo |
Giuliana Colasanto (terzogenita) | Mariarosaria Calabretti |
Ginettu Colasanto (quartogenito) | Dario Romano |
Ciodda (la comare) | Annamaria Prelorenzo |
Ugo Dionisi (fidanzato di Giuliana) | Alessandro De Siati |
Serena (amica di Giuliana) | Emilia Platania |
Renatu (figlio di Ciodda) | Vincenzo Calabretti |
Donato Dionisi (padre di Ugo) | Vincenzo Cucci |
Donna Assunta cont.di Frasassi (madre di Ugo) | Melina Palmisano |
Maggiordomo casa Dionisi | Lino Anglani |
La vicchiaia è 'na carogna
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Gabriella Carlucci
Autore: Gabriella Carlucci
Regia: Gabriella Carlucci
Sinossi: 'Nzinuddu, 97enne rimasto improvvisamente vedovo della sua amata Nina (molto più giovane di lui), ha quattro figli (tre femmine e un maschio) che si trovano ad affrontare il problema di come sistemare il padre il quale, data la tarda età, non può più rimanere da solo. Ed è così che il vecchietto si trova ad essere oggetto di un incredibile "scaricabarile" fra i figli i quali, adducendo le più svariate scuse, cercano di scaricarsi a vicenda il compito di assisterlo. Fingendosi intontito dal dolore, 'Nzinuddu, cerca di tenersi fuori dal discorso e, nel frattempo, con la complicità del nipote Giuliano, mette in atto un brillante piano per impartire ai figli una bella lezione.
Personaggi e interpreti | |
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Nzinuddu Colafierro (il vedovo) | Franco Miccoli |
Ntunietta Colafierro (figlia maggiore di Nzinuddu) | Rossella Semeraro |
Vituccia (la comare) | Maria Conte |
Giuliano Sciacqualacqua (figlio di Ntunietta e Peppo) | Michele Valente |
Peppo Sciacqualacqua (marito di Ntunietta) | Michele Nisi |
Maria Colafierro (figlia minore di Nzinuddu) | Emilia Platania |
Ciucciu Bevilacqua (marito di Maria) | Enzo Minna |
Giuvanni Colafierro (figlio di Nzinuddu) | Maurizio Zurlo |
Elenuccia Moretti (moglie di Giuvanni) | Annamaria Prelorenzo |
Silvana Colafierro (figlia di Nzinu residente a Torino) | Mariarosaria Calabretti |
Nicola Zicalonga (il notaio) | Franco Colucci |
No ti paju mancu...!!!
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni, liberamente tratta da "Non ti pago" di Eduardo De Filippo
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Scenografia: Alessandra Simoni, Tonino Montanaro, Michele Nisi, Franco Colucci
Sinossi: Ferdinando è gestore di un banco lotto ed al tempo stesso accanito giocatore; spalleggiato dal fido collaboratore Giacomino, gioca decine e decine di biglietti nella speranza dell'estrazione di un terno vincente, ma inutilmente. La fortuna accompagna invece spudoratamente e settimanalmente Pasqualino, impiegato nello stesso banco lotto e innamorato segreto di Stella, figlia di Ferdinando e Concetta, la quale vede di buon occhio la relazione. Non così Ferdinando, che odia Pasqualino per la sua smisurata fortuna e nulla conta che questa prerogativa del giovane può essere un vantaggio anche per Stella. L'odio nei confronti del giovane si acuisce quando questi ottiene una vincita milionaria con i numeri suggeritigli in sogno dal defunto papà di Ferdinando. Invece di gioire per la vincita che può significare un futuro sicuro anche per la figlia Stella, il cocciuto Ferdinando adisce addirittura le vie legali contro Pasqualino per circonvenzione di defunto, sottraendo al giovane perfino il biglietto vincente, di cui si sente legittimo proprietario. Dopo infinite scaramucce, tutto si risolve per il meglio e Ferdinando dà il proprio consenso alle nozze tra Stella e Pasqualino, non senza aver prima lanciato minacce e raccomandazioni.
Personaggi e interpreti | |
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Ferdinando | Michele Nisi |
Concetta | Maria Conte |
Pasqualino | Vincenzo Ruggiero |
L'avvocato Strumillo | Enzo Minna |
Il sacerdote | Franco Colucci |
Stella | Mariarosaria Calabretti |
Giacomino | Tommaso Prete |
Lo zio Giovanni | Domenico Gioia |
La zia Erminia | Rossella Semeraro |
Lina (la cameriera) | Rosa Grasso |
Carmela | Carmela Palmisano |
Luigi (nipote del notaio Furcillo) | Antonio Basile |
Vittorio (nipote del notaio Furcillo) | Vincenzo Laudano |
Il nonno | Franco Recchia |
L'anima di Don Saverio | Vincenzo Cucci |
L'anima di Don Ciccio | Felice Ligorio |
L'anima in cielo (voce fuori campo) | Giovanni Arpino |
E ci sta megghiu di me?
commedia in vernacolo sanvitese in due atti di Giulio Simoni, liberamente tratta da "Chi è cchiù felice 'e me?" di Eduardo De Filippo
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Scenografia: Alessandra Simoni, Tonino Montanaro
Sinossi: Vincenzo è un uomo tranquillo, fa una vita semplice e ritirata nella sua bella casa di campagna e con la sua bella e giovane moglie. Cosa gli può mancare e cosa mai gli può accadere di male? Nulla. È questa la sua filosofia di vita, che ribadisce anche ai suoi amici e compari che gli propongono di impegnarsi in un conveniente affare finanziario, da lui prontamente rifiutato proprio in nome di una vita senza inutili problemi di alcun tipo. Ma il destino avverso lo va a trovare proprio in casa sua, sotto forma di Riccardo, piccolo delinquente inseguito dai carabinieri, che trova casualmente rifugio in casa di Vincenzo. Riccardo è un bell'uomo e non appena risolve i propri problemi non può che innamorarsi di Margherita, la bella moglie di Vincenzo. Margherita cerca di resistere strenuamente alla corte e alle lusinghe cittadine di Riccardo, ma poi è costretta a cedere. E' il crollo delle certezze di vita tranquilla di Vincenzo, così profondamente segnato dal destino e oggetto degli atroci sberleffi degli amici e compari.
Personaggi e interpreti | |
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Don Vincenzo | Tonino Montanaro |
Donna Margherita (moglie di don Vincenzo) | Emilia Platania |
Riccardo (il fuggiasco ricercato) | Franco Colucci |
Cumpà Giorgio | Michele Nisi |
Cummà Consilia (moglie di cumpà Giorgio) | Rossella Semeraro |
Nicola | Tommaso Prete |
Gennarino (1° amico) | Enzo Minna |
Eduardo (2° amico) | Lino Anglani |
Enrico (3° amico) | Domenico Gioia |
Rafilina | Carmela Palmisano |
Il maresciallo | Vincenzo Cucci |
1° Carabiniere | Giovanni Arpino |
2° Carabiniere | Antonio Basile |
'Na Mugghieri pi' figghiama
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Gabriella Carlucci
Autore: Gabriella Carlucci
Regia: Gabriella Carlucci
Scenografia: Alessandra Simoni
Sinossi: Mario, 40 anni, commercialista e figlio di contadini arricchiti che a tutti i costi l'hanno voluto "dottori", dal carattere un po' imbranato e con la testa perennemente fra le nuvole, decide, contro la volontà dei suoi genitori, di rivolgersi ad una rivista di cuori solitari per trovare la tanto sognata donna della sua vita. Imbranato com'è, però, sbaglia pagina e invece di consultare la rubrica dedicata ai "cuori solitari", si mette a cercare in quella degli "incontri particolari"... Nasce così una serie di equivoci seguiti poi dal classico colpo di scena finale.
Personaggi e interpreti | |
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Mario (il commercialista) | Vincenzo Ruggiero |
Monika (la polacca) | Lory Prete |
Ntuninu (il padre) | Tonino Montanaro |
Ratodda (la madre) | Assunta Gioia |
Catarina (la cameriera) | Rossella Semeraro |
Rusina (la cummari) | Maria Conte |
Sarvatori (il pappa) | Franco Colucci |
Carmilina (la pretendente) | Rosa Grasso |
Il barista | Tommaso Prete |
Giuvanni (il fidanzato) | Lino Anglani |
Titina (la fidanzata) | Giovanna Nigro |
Lu nonnu | Felice Ligorio |
Filumena Marturano
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni, liberamente tratta dall'omonima commedia di Eduardo De Filippo
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Sinossi: Il facoltoso Domenico Soriano, dopo essersela spassata per tanti anni con l'ex prostituta Filumena, se la sistema in casa propria ma non perde il vizio di correre dietro alle belle e giovani donne. Filumena vuol mettere fine a tale incresciosa situazione e, fingendosi in punto di morte, si fa sposare da Domenico, il quale acconsente sapendo di poter tornare libero dopo appena qualche ora. Ma subito dopo aver pronunciato il fatidico “sì”, improvvisamente Filumena torna a godere ottima salute, proclamandosi finalmente Signora Soriano e scatenando la furiosa ira di Domenico, che già pregustava una dolce relazione con la giovane e avvenente Diana. Inizia un vero e proprio duello tra Domenico e Filumena, l'uno per invalidare un matrimonio ottenuto con l'inganno, l'altra per vedere finalmente riconosciuti tutti i sacrifici fatti per stare vicino all'irrequieto compagno di vita. Accusata di aver organizzato tutto questo per voglia di denaro, Filumena finalmente confessa il vero motivo: ha tre figli, ormai grandicelli, che ha fatto nascere e ha cresciuto all'insaputa di tutti, anche di Domenico, per i quali ora vuole un futuro tranquillo. La donna ha deciso di rivelare ai tre giovani la sua vera identità di mamma e, dopo vari tentativi di risolvere la questione attraverso le vie legali, anche Domenico acconsente a conoscere Umberto, Riccardo e Michele (tra le altre cose, infatti, uno dei figli è proprio di Domenico). Tutto si risolverà per il meglio in un felice finale dal sapore amaro.
Personaggi e interpreti | |
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Filumena Marturano | Maria Conte |
Domenico Soriano | Vincenzo Ruggiero |
Alfredo, amico e confidente di Domenico | Tommaso Prete |
Rosalia, amica e confidente di Filumena | Rossella Semeraro |
Diana, l’infermiera | Emilia Platania |
Lucia, la cameriera | Lina Ancora |
L'avvocato Nocella | Enzo Cairo |
Umberto, il giornalista | Pino Iaia |
Riccardo, il negoziante | Franco Colucci |
Michele, l'idraulico | Enzo Minna |
Teresina, la sarta | Rosa Grasso |
Amori e onori
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni, liberamente tratta dalla novella "Cavalleria Rusticana" di Giovanni Verga
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Scenografia: Alessandra Simoni, Tonino Montanaro
Sinossi: Appena tornato da un lungo servizio militare, il bel Salvatore va alla ricerca di Rosa, sua vecchia fiamma prima della partenza, che però, durante la sua assenza, si è sposata con Lino, lavoratore arcigno e dai sani principi morali e famigliari. Nonostante questo e nonostante la promessa di matrimonio fatta ad Angela, Salvatore riprende a corteggiare Rosa, scatenando la furiosa gelosia di Angela e i sospetti di tradimento in Lino. Proprio il giorno di Pasqua si scatena la tragedia: Angela, disonorata e disperata, rivela a Lino la tresca tra la moglie Rosa e Salvatore, costringendo così i due uomini a sfidarsi in un duello mortale. Dopo uno struggente addio alla vecchia madre Lucia, Salvatore va incontro al suo tragico destino.
Personaggi e interpreti | |
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Salvatore | Franco Colucci |
Lucia | Assunta Gioia |
Angela | Rosa Grasso |
Lino | Lino Anglani |
Rosa | Mariarosaria Calabretti |
Il prete | Felice Ligorio |
Le amiche | Annamaria Prelorenzo, Grazia Menga, Emilia Platania, Rossella Semeraro, Maria Aurora, Carmela Palmisano |
Gli amici | Domenico Gioia, Antonio Basile, Tommaso Prete, Giovanni Arpino, Vincenzo Cucci, Vincenzo Laudano |
I bambini | Dario Romano, Alberto Presto, Vincenzo Calabretti, Andrea Platania, Alma Basile, Yole Carbone, Lidia Capone |
Lu zzirru
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni, liberamente tratta dalla novella "La Giara" di Luigi Pirandello
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Scenografia: Alessandra Simoni
Coreografie: Emilia Platania
Consulenza musicale: Antonio Prete
Fisarmonicista: Andrea Guarini
Chitarrista: Ugo Platania
Sinossi: Una giara nuova di zecca pagata a caro prezzo e rotta da non si sa chi scatena l'ira di don Lollò, ricco e avaro proprietario terriero, che si scaglia contro i propri lavoranti, colpevoli a suo dire di aver provocato l'ingente danno. Al “capezzale” della giara rotta viene chiamato zi' Vito Dima, rinomato riparatore di oggetti in ceramica e inventore di un mastice miracoloso. Il professionista si trova però ben presto in conflitto con l'esigente e autoritario don Lollò, che pretende per la riparazione non solo il fantomatico mastice, ma anche punti di fil di ferro. Il povero zi' Vito acconsente malvolentieri alla riparazione con i punti in ferro, ma, essendo profondamente contrariato, non si accorge di essersi chiuso dentro quella giara stessa che sta riparando. Il malcapitato, tra le risa e i lazzi dei lavoranti, chiede inutilmente di rompere la giara per ottenere la propria libertà, ma don Lollò pretende il risarcimento per questo inconveniente. A nulla valgono però le proteste di zi' Vito e di sua moglie Carolina, sopraggiunta sul luogo del misfatto, e così, tra canti e balli, il gruppo dei lavoranti appoggia le richieste di zi' Vito in conflitto con l'irato don Lollò. Il finale riserva una inaspettata sorpresa...
Personaggi e interpreti | |
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Don Lollò | Michele Nisi |
Zi Vitu | Tonino Montanaro |
L'avvocato | Vincenzo Cucci |
I lavoranti | Felice Ligorio, Franco Recchia, Giovanni Arpino, Leonardo Ardone, Lino Anglani, Tommaso Prete |
Le lavoranti | Annamaria Prelorenzo, Assunta Gioia, Carmela Palmisano, Emilia Platania, Maria Aurora, Rosa Grasso |
Vulè passava nu natali sola sola...
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Sinossi: “Vulè passava nu Natali sola sola...” è la storia di una famiglia qualunque in un anno qualunque. Pur ambientata ai giorni nostri, essa avrebbe potuto svolgersi in qualsiasi altro tempo perché i problemi che pone appartengono alla quotidianità più comune. Nonostante i numerosi personaggi, i protagonisti assoluti sono 'Ncetta, padrona incontrastata della casa in cui si svolgono i fatti, e 'Nzino, suo marito. Lei ha sessantacinque anni, lui settanta, ma l’età avanzata non li fa desistere dall’esternare, in parole e poi in fatti, tutta la loro insoddisfazione per una vita di coppia che non si è rivelata consona ai desideri di entrambi. 'Ncetta ha a lungo creduto nella famiglia, ma ora si è arresa; 'Nzino, invece, non ha mai creduto più di tanto ai valori familiari, nonostante il suo apparente prodigarsi perché la vita di famiglia si svolga nella normalità. Il carattere di 'Nzino è noto ai figli e alla stessa moglie che, nel monologo finale della commedia, stabilisce crudamente un paragone tra il marito egocentrico e il suocero (nonno Peppo) sempre premuroso nei suoi confronti, ma ormai paralizzato da cinque anni. Questo anziano immobile su una sedia, è - con le sue pochissime battute - il filo conduttore della vicenda e lo specchio degli umori che si stabiliscono nella casa. È lui che riesce a capire cosa realmente avvenga nell’animo della nuora 'Ncetta , ormai irreversibilmente assillata dai suoi problemi: un marito a cui interessano solo le... previsioni del tempo; un figlio (Ludovico) che vive in Inghilterra e che ha sposato un’inglese (Jane) lontana anni luce dalla mentalità di una famiglia del Sud; una figlia (Maria) sposata in Francia ma già divorziata ed in rotta con la famiglia d’origine; un altro figlio (Giovanni) già trentenne ma che non ha la benché minima intenzione di “sistemarsi” sposandosi, anzi perde il proprio tempo appresso “allu degnu amicu sua”, Antonio, incoraggiandone addirittura la simpatia che questi prova per la propria sorella Nunzia (a sua volta sposata da poco con Federico e in attesa di un bambino), consentendo un pericoloso flirt tra i due giovani. Fra tutti “’sti casini...” (come esclama nonno Peppo) 'Ncetta cerca di districarsi al meglio per risolvere - praticamente sola - i problemi quotidiani, ma, nonostante sia riuscita a risolverli quasi tutti, è ormai convinta che non possa più rimanere in una casa del genere (“finalmente intra a ‘sta casa nisciunu avi cchiù bisuegnu ti mei...”). 'Ncetta approfitta così della viglia di Natale per concretizzare il suo desiderio di passare “nu Natali sola sola...”
Personaggi e interpreti | |
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Il nonno, padre di Nzino | Franco Recchia |
Nzino, marito di Ncetta e capofamiglia | Tonino Montanaro |
Ncetta, moglie di Nzino | Assunta Gioia |
Il figlio Ludovico | Michele Nisi |
Il figlio Giovanni, lo scapolo balbuziente | Tommaso Prete |
La figlia Nunzia | Rosa Grasso |
Jane, moglie di Ludovico | Anna Maria Prelorenzo |
Federico, marito di Nunzia | Domenico Gioia |
Il nipote francese Alain | Michele Valente |
La nipote francese Babette | Emilia Platania |
Antonio, amico di Giovanni | Enzo Chianura |
Compare Vicienzo | Vincenzo Cucci |
Comare Ratodda, moglie di Vicienzo | Maria Aurora |
Comare Sisina | Melina Palmisano |
Marianna, figlia di Sisina | Rossella Semeraro |
Il dottore | Felice Ligorio |
Natali in casa Cupiello
commedia in vernacolo sanvitese in tre atti di Giulio Simoni, liberamente tratta dall'omonima commedia di Eduardo De Fillipo
Autore: Giulio Simoni
Regia: Giulio Simoni
Sinossi:
Personaggi e interpreti |
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- Aut. Trib. Brindisi n. 12/99
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