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Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

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3 - 6 - 2015
L'ESITO DEL VOTO ALL'ESAME DEGLI ADDETTI AI LAVORI


Dunque, si ricomincia da due, ossia dai due candidati alla carica di sindaco che si sfideranno domenica 14 giugno al ballottaggio. Il primo turno delle amministrative comunali a San Vito dei Normanni non è stato sufficiente per assegnare la fascia tricolore ed i 18.847 elettori sanvitesi (solo 12.467, però, sono andati a votare domenica scorsa, facendo registrare una percentuale del 66,15 che risulta più bassa della precedente consultazione) torneranno alle urne tra due domeniche. Nel frattempo, sarà gran lavorìo per Silvana Errico e Domenico Conte, i due candidati che si sfideranno al ballottaggio. Come hanno già affermato, lavoreranno sodo in questi giorni per convincere gli indecisi, per strapparsi reciprocamente voti, per cercare una affermazione netta.
E, nel frattempo, rimarranno sulla graticola anche le loro liste. Già, perché a seconda del candidato che prevarrà, scatteranno o meno i consiglieri che si sono cimentati in questa competizione.
Il candidato sindaco che avrà la meglio il prossimo 14 giugno porterà con sé, nel Consiglio Comunale, dieci consiglieri; il candidato perdente dovrà accontentarsi della compagnia solo di altri 5 (nei sei consiglieri che si assegnano alla minoranza, infatti, viene computato anche il candidato sindaco non eletto al ballottaggio).
E, a seconda dell'esito del secondo turno, qualche lista potrebbe rimanere fuori dal consesso cittadino.
A livello di cifre, e di affermazioni di liste, va evidenziato il risultato fatto registrare dal Partito Democratico che, con i suoi 1514 voti di lista, ha conquistato il 13,65%. A seguire, quello di Forza Italia (1394, pari al 12,57%) e del Movimento Cinque Stelle (1314, ossia 11,85%).
Per quanto riguarda, invece, i voti ottenuti dai singoli consiglieri, vi rimandiamo alla sezione "Elezioni Amministrative" dove sono riportati, lista per lista.
Ora, quindi, tutti i dati saranno oggetto di attento esame da parte dei candidati e degli addetti ai lavori in generale.
Il primo commento, a caldo, l'altra sera è stato quello di Giuseppe De Carlo. A lui sono giunti 755 voti personali (6,40%), mentre le sue tre liste civiche hanno totalizzato 626 voti (La San Vito più bella 146, San Vito in movimento 406 e Lista per De Carlo 74). L'avvocato, nel riconoscere che le sue liste non sono certo uscite bene da questa consultazione elettorale, ha parlato senza mezzi termini di un futuro buio che attende San Vito ed ha definito il prossimo turno di ballottaggio un confronto “tra due soluzioni deboli, inconcludenti e al ribasso”.
Il “miglior sconfitto”, numeri alla mano, è Marco Ruggiero, il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle che ha ricevuto 1955 voti (16,58%), oltre 600 voti in più della sua lista (che si è fermata a 1314, pari al 13,65%). Il giovane tecnico di radiologia parla di “un risultato che rappresenta una scossa non indifferente a quegli apparati politici sanvitesi che per anni hanno garantito, attraverso i soliti giochi, le solite certezze. Da adesso – prosegue Ruggiero - niente sarà più come prima! Le coscienze politiche dei cittadini sanvitesi si sono svegliate da quel torpore che per molto tempo li ha tenuti intrappolati ad un sistema politico bugiardo e stagnante”.
Riguardo all'affluenza alle urne, il candidato dei Cinque Stelle si dice amareggiato ed aggiunge: “Nel voler a tutti i costi scardinare questo sistema, abbiamo portato una ventata di novità che fa la differenza. Il mio orgoglio è rappresentato da tutti coloro che hanno dato fiducia al Movimento 5 Stelle, perché hanno sicuramente contribuito a portare un valore aggiunto al bene della nostra città ed a loro un grazie di cuore”.
Ovviamente, per il momento, nessuno dei tre esclusi (a De Carlo e Ruggiero, infatti, vi è da aggiungere Angelo Raffaele Piccigallo) si sbilancia su ciò potranno fare ai propri elettori in occasione del ballottaggio. Questa sarà materia di discussione nei prossimi giorni, fino al fatidico 14 giugno.

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