SETTEMBRE

LA MEMORIA COMUNE

re.jpg Il 25 settembre 1943 passava da San Vito Vittorio Emanuele III, Re d'Italia. Come rivela il r...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

martinogioia xs.jpg Il 9 settembre 1943, non ancora ventitreenne (era nato il 13 novembre 1920), moriva Martino Gioia, s...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

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dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

9 - 5 - 2016
Domani a San Vito Viviana Mazza per il suo "Ragazze rubate"
L'incontro con la giornalista del "Corriere della Sera" si terrà in San Giovanni

Domani, martedì 10 maggio, alle ore 19, nella chiesa di San Giovanni a San Vito dei Normanni, si tiene l’incontro con Viviana Mazza, giornalista del Corriere della Sera e co-autrice del libro “Ragazze rubate” per la presentazione proprio di questa pubblicazione, illustrata da Paolo d’Altan.
Si tratta delle storie delle ragazze rapite da Boko Haram, una setta islamica estremista, in quella notte, ormai tristemente nota, del 14 aprile di due anni fa.
Un libro scritto a quattro mani con la nigeriana Adaobi Tricia Nwaubani, anche lei scrittrice e giornalista: un alternarsi di realtà e narrazione, cronaca e romanzo per dare voce alle storie di queste ragazze rubate ed alla speranza che tornino presto a casa.
Il Comitato provinciale UNICEF di Brindisi ha voluto essere al fianco della Libreria Icaro di San Vito dei Normanni per la realizzazione di questa iniziativa culturale, che si avvale del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di San Vito dei Normanni, ed invita tutta la cittadinanza a parteciparvi.
“Proprio come auspicano le autrici di “Ragazze rubate” – afferma la dott.ssa Maria Errico, presidente del Comitato UNICEF di Brindisi – vogliamo che queste giovani donne non siano solo dei numeri ma le figlie curiose, ambiziose e piene di grazia che le loro famiglie vogliono riabbracciare”.

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