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Max Dentice xs.jpg Il 30 maggio 1916, nei cieli di Coltano di Pisa si consumava una tragedia aerea. Ne era vittima il c...(leggi tutto)

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L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

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dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

7 - 8 - 2017
Il sanvitese Marco Mingolla trionfa in Thailandia
Sul prossimo numero de "L'Arcobaleno" un'intervista al giovane regista

Un giovane regista sanvitese, il 23enne Marco Mingolla, ha partecipato in rappresentanza dell'Italia al "Thailand Film Destination Festival 2017", tenutosi nei giorni scorsi a Bangkok, ed ha portato a casa il primo premio nella categoria “Award for Outstanding presentation of Thailand South Eastern Cluster”.
Una esperienza davvero straordinaria, a solo un anno dal suo ingresso nella Roma Film Academy, la stessa frequentata dalla sceneggiatrice Alessandria Pieroni, con cui ha vissuto questa avventura. Marco ed Alessandra hanno raggiunto la terra del Siam, nella provincia di Ubon Ratchatani, al confine con Laos, a più di 600 km dalla capitale Bangkok. È lì che hanno realizzato in pochissime ore un cortometraggio intitolato “Lotus”. È la storia di un bambina thailandese che può sintetizzarsi in due parole: fango e meraviglia.
Marco, ora, è rientrato a San Vito per un breve periodo di vacanza: "Non vedevo l'ora di ritrovarmi di fronte ad un bel piatto di carbonara" dice, non nascondendo, ovviamente, la grande soddisfazione per il successo ottenuto.
La sua passione per la cinematografia parte da lontano, fin da dai tempi in cui era tra i banchi della scuola elementare: "Grazie al mio maestro, Giulio Simoni, ricordo di aver scoperto 'Nuovo cinema Paradiso' e Giuseppe Tornatore". E, da allora, è stato vero amore: ha visto e rivisto con piacere e curiosità film come "Il gladiatore", "Il cacciatore", "Pearl Harbor", "La Grande Guerra" e tantissimi film storici e western. In pratica, è cresciuto con i film di Sergio Leone, Robert De Niro, Pier Paolo Pasolini e Pietro Germi.
Continua letteralmente a divorare i grandi film dai quali trae ispirazione: "Prima di girare 'Lotus' ho rivisto 'Silence' di Scorsese, 'Tra cielo e terra' di Oliver Stone, 'The tree of life' di Terrence Malick e tanti altri. Poi, ovviamente, ci ho messo del mio. In Thailandia - continua - è stato bello confrontarsi con ragazzi provenienti dai vari angoli del mondo: Nepal, India, Scozia, Israele, Serbia, Messico, Danimarca, Cina, Stati Uniti".
Già qualche anno fa, ancora liceale, si era cimentato con i primi corti e reportage per parlare della sua terra. Poi, a febbraio scorso, ha pubblicato “Completamente”, una storia d’amore hipster fra musica indie e ossessione. È già al lavoro per un nuovo progetto, un film in cui racconterà il male attraverso due storie parallele.
Sul prossimo numero de "L'Arcobaleno", in edicola a fine settimana, sarà pubblicata una intervista rilasciata a Manuel Albano.

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