MAGGIO

LA MEMORIA COMUNE

fotina per maggio xs.jpg Ogni anno, la città di Cascia stabilisce un gemellaggio di pace e di fede con una città con c...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

Max Dentice xs.jpg Il 30 maggio 1916, nei cieli di Coltano di Pisa si consumava una tragedia aerea. Ne era vittima il c...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

L'ARCOBALENO SEGNALA

IL NOSTRO BIMESTRALE copertina 6 2019.jpg
dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

Terra da vivere

San Vito dei Normanni riesce a sintetizzare le grandi tradizioni popolari tipiche di tutto il Salento con alcune caratteristiche peculiari che le sono proprie e che costituiscono degli unica nel panorama culturale. Per chiunque si lasci affascinare dai suoni e dai colori di questo angolo di Puglia, la nostra cittadina è in grado di svelare davvero tutta la ricchezza storica e culturale che custodisce con i secoli: San Vito dei Normanni è una terra da vivere per trascorrere anche solo qualche ora di tranquillità tra i ritmi del nostro mediterraneo.
L’estate è indubbiamente il periodo migliore per vivere questo incanto salentino, tuttavia sono imperdibili alcuni appuntamenti che i sanvitesi rivivono, con il fascino delle tradizioni, durante il resto dell’anno.

Per esempio, a febbraio, nella domenica di carnevale, le strade si animano con i gruppi mascherati e l’allegria di Farfugghji, il Carnevale di San Vito organizzato dalla nostra Associazione dal 2001. L’appuntamento clou è senza dubbio l’Operazione al Carnevale morente, che riprende l’antica usanza del sanvitese Vincenzo Guarini di mettere in scena un'operazione chirurgica per estrarre dalla pancia dell’ingordo Carnevale tutto il cibo trangugiato nei giorni di festa.


Nel periodo pasquale sono particolarmente suggestivi e unici i riti della Settimana Santa, che si svolgono nella maestosa Basilica di Santa Maria della Vittoria. In particolar modo il Venerdì Santo, nell’ambito delle celebrazioni in memoria della morte di Gesù Cristo, dopo la singolare predica della Desolata il sacerdote invita la statua raffigurante Maria addolorata (che sosta fuori dalla Basilica) ad entrare in chiesa e a prendere il Figlio morto. Si ripropone, tra due ali di folla commossa, la sepoltura di Gesù: infatti, dopo questo rito noto come la chiamata, le statue di Gesù morto e di Maria addolorata, assieme a quelle dei Misteri dolorosi, percorrono alcune vie del centro storico mostrando ai fedeli, con la forza delle immagini, le ultime ore di Cristo, cruciali per la storia della Salvezza. Tornati in Basilica, avviene il toccante rito della Sepoltura: il simulacro di Gesù morto viene avvolto in un lenzuolo dai sacerdoti operanti in città e viene deposto nel sepolcro allestito sull'altare maggiore. Pian piano le luci della chiesa si spengono in un clima di grande commozione.
Il Sabato Santo, invece, è la volta della Veglia Pasquale: al momento dell’intonazione del Gloria in excelsis Deo le porte della Basilica si spalancano e fanno il proprio ingresso le statue raffiguranti Maria e i Santi più venerati dal popolo.


Il 15 giugno, poi, si celebra la festa liturgica di san Vito martire con la solenne processione in cui viene portato a spalla il simulacro argenteo del Santo Patrono. Sempre a giugno, poi, la tradizionale processione del Corpus Domini: il Santissimo Sacramento, accompagnato da tutti i sacerdoti e le confraternite della città, percorre alcune vie del centro storico seguendo un itinerario fissato sin dal 1670 dal Vescovo di Ostuni, mons. Personè.

La seconda domenica di luglio si tiene la tradizionale ed attesa Festa Patronale in onore di san Vito martire e di san Vincenzo Ferrer. In questa festa, a differenza di quella di giugno, si ricordano entrambi i Santi Patroni che, proprio in questo periodo dell’anno del 1865, assistettero la popolazione afflitta dal morbo del colera. Il fulcro della Festa è indubbiamente l’atto di affidamento della città ai Patroni e la consegna simbolica delle chiavi da parte del Sindaco.

Con la Festa Patronale ha inizio la rassegna di eventi estivi promossa dalla civica Amministrazione: concerti musicali, mostre, film, incontri culturali, spettacoli teatrali e di cabaret, sagre che animano l'intera stagione estiva. Immancabili, a tal proposito, sono gli appuntamenti della settimana di Ferragosto: anzitutto Rezzica, la festa che celebra con stornelli, siparietti comici, stand gastronomici e musica due emblemi della nostra città, la rezza e la pizzica. Nella prima ci si può facilmente imbattere: si tratta di una tenda realizzata con listelli in legno e collocata dinanzi alle porte per riparare dalla calura, ma anche… per vedere senza essere visti!
La sera di Ferragosto, poi, si volge il tradizionale concerto dei Taricata con tutta la forza contagiosa della musica popolare salentina.
Clicca qui per vedere il video degli spettacoli estivi

Infine, non sono da perdere neppure gli eventi natalizi: in città o presso l’insediamento rupestre di San Biagio si tengono appuntamenti per vivere il tipico calore delle Feste attraverso presepi viventi, serate musicali, rappresentazioni teatrali e stand enogastronomici. In rari, ma non unici casi, spunta anche qualche straordinario fiocco di neve!