MAGGIO

LA MEMORIA COMUNE

fotina per maggio xs.jpg Ogni anno, la città di Cascia stabilisce un gemellaggio di pace e di fede con una città con c...(leggi tutto)

I NOSTRI PADRI

Max Dentice xs.jpg Il 30 maggio 1916, nei cieli di Coltano di Pisa si consumava una tragedia aerea. Ne era vittima il c...(leggi tutto)

LA TRADIZIONE LOCALE

L'ARCOBALENO RICORDA

IMPRONTE ED ISTANTI

Al mare

L'una dopo l'altra,
l'onde del mare
si prostrano ai miei piedi.
Ora so di non essere
un uomo da nulla.

Vito Giuseppe Mele
Il mio cuore in versi, Edizioni Libroitaliano, 2002...(leggi tutto)

L'ARCOBALENO SEGNALA

IL NOSTRO BIMESTRALE copertina 6 2019.jpg
dicembre/gennaio 2019-2020

L'ARCOBALENO PROMUOVE

L'ARCOBALENO CONSIGLIA

Terra di musica

San Vito dei Normanni è anche terra di musica: la città è la patria di uno dei più importanti musicisti del settecento napoletano, Leonardo Leo, maestro alla Real Cappella di Napoli.
È in suo onore che, ogni anno, la città fa rivivere la sua musica e la musica di altri compositori del suo tempo con il Barocco Festival, rassegna internazionale di musica antica a lui intitolata. Il festival, itinerante in diversi centri della provincia di Brindisi, è nato nel 1997: fra agosto e settembre, nei più importanti luoghi d’arte della terra di Brindisi, risuonano ogni anno le melodie del compositore sanvitese, eseguite spesso con strumenti d'epoca. Dal 2009 il Festival riceve il Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, a simboleggiare l’alto valore culturale dell’iniziativa e degli sforzi intrapresi.
Per ulteriori informazioni sul Barocco Festival Leonardo Leo è possibile consultare il sito internet http://www.baroccofestival.it


Come in tutto il Salento, poi, anche a San Vito dei Normanni la musica popolare svolge un ruolo fondamentale. Il già citato ballo di San Vito è un fenomeno musicale tutto salentino e, pur non essendo tipico della nostra città, ne è strettamente collegato: anche a San Vito nel corso del secolo passato esistevano gruppi musicali che suonavano senza sosta presso le case di alcuni epilettici cercando di guarirli con una terapia coreutico-musicale da quella che, secondo le credenze del tempo, ritenevano una malattia causata dal morso della tarantola. È tipicamente sanvitese, infatti, una variante del ballo di San Vito: il tarantolato, durante le brevi soste del ballo, era solito bere dell’acqua da un grosso recipiente posto al centro della casa o, addirittura, si immergeva in esso perché - sempre secondo le credenze locali - il morbo scomparisse più rapidamente. Secondo alcuni studiosi, questa pratica sanvitese dell'acqua è unica nel suo genere.
Essa viene riproposta ogni anno nel tradizionale appuntamento ferragostano dal locale gruppo di musica popolare Taricata (il nome del gruppo in dialetto sanvitese significa radici): il pezzo forte del concerto è senza dubbio la pizzica ti Santu Vitu, una pizzica nata proprio nella nostra città.
Per ulteriori informazioni sui Taricata è possibile consultare il sito internet http://www.taricata.it


Un altro cultore tuttora in attività della musica popolare salentina è il sanvitese Mimmo Epifani, mandolinista apprezzato a livello internazionale. Con i suoi Epifani barbers porta ovunque la musica popolare del Salento in concerti che sono veri e propri spettacoli sia per l’arte dell’improvvisazione sia per la tecnica di suonare la mandola alla barbiere. Questa tecnica è così chiamata perché gli fu insegnata in passato in un salone da barbiere proprio a San Vito dei Normanni dal Maestro Costantino Vita, barbiere e musicista, e dal Maestro Peppu D’Augusta, direttore di orchestrine locali.
Mimmo e i suoi Epifani barbers in oltre vent’anni di attività hanno suonato con grandi artisti come Massimo Ranieri ed Eugenio Bennato e hanno partecipato anche alla celebre Notte della Taranta di Melpignano (Le).
Per ulteriori informazioni su Mimmo Epifani e gli Epifani Barbers è possibile consultare il sito internet http://www.mimmoepifani.it